Vitale Barberis Canonico, lanificio tra i più antichi al mondo con 360 anni di storia e guidato dalla passione di una famiglia, festeggia il 360° anniversario in occasione di Pitti Uomo presso la Galleria Secci a Firenze.
Dai volumi dell’archivio storico del Lanificio, Vitale Barberis Canonico ha selezionato 10 fantasie, una per ogni tappa della plurisecolare storia dell’Azienda biellese, che rappresentano lo spirito e il gusto della loro epoca.
Rivisitate e riportate alla contemporaneità, queste fantasie rivivono nella flanella The Saxon Club realizzata in pura lana Saxon Merino in una collezione che rappresenta un compendio della moda maschile di 4 secoli.
La flanella The Saxon Club prende vita nella giacca Aida. Completamente intelata, sfoderata e studiata per garantire la massima libertà di movimento, coniuga il comfort con uno stile disinvolto e contemporaneo.
Le sue caratteristiche la rendono ideale per valorizzare la flanella in 100% lana Saxon Merino di Vitale Barberis Canonico, in un capo in cui una fibra unica sposa l’eleganza maschile.
LA RAZZA SAXON MERINO
Valorizzare la lana Saxon Merino significa contribuire a preservare una razza di pecore che ha fatto la storia del tessile.
La progenitrice delle pecore merino australiane moderne, ha una qualità eccelsa e una storia regale, che risale al XVIII secolo e attraversa le corti europee, dal quella spagnola all’elettore di Sassonia, finché incontra una donna, Eliza Forlonge, che a metà dell’800, introduce un piccolo gregge in Australia, dove trova le condizioni ambientali ideali per lo sviluppo dell’allevamento.
Le Saxon sono di dimensioni più ridotte e producono meno lana rispetto alle pecore che sono il frutto del lavoro di incrocio e selezione operato negli anni dagli allevatori. Il suo declino in termini di popolazione è dovuto al fatto che la gestione è più complessa, richiede cure costanti e attente a causa della minore robustezza rispetto alle razze più moderne.
Gli allevatori che riforniscono Vitale Barberis Canonico aderiscono volontariamente a protocolli di Integrity Animal Welfare che implicano non solo una cura etica dell’animale ma anche dell’ambiente.
La caratteristica principale della lana Saxon è un crimp molto elevato che fa assomigliare la fibra a una sorta di molla che conferisce grande corpo e struttura alla fibra stessa.
Negli anni Vitale Barberis Canonico ha utilizzato questa fibra fine e preziosa in blend con altre lane per i suoi tessuti iconici e ora, per la prima volta in occasione del 360° anniversario, la propone in purezza. Il filato corposo in 100% lana Saxon dà vita a una flanella, dalla mano morbida e calda e dall’aspetto gonfio con una tridimensionalità data dall’importanza del filato. Il peso sostenuto garantisce una caduta impeccabile.
Le giacche sono state realizzate dall’azienda Caruso, partner di questo progetto che vuole celebrare i 360 anni di Vitale Barberis Canonico.
LA STORIA DI VITALE BARBERIS CANONICO IN 10 TAPPE
1663
Il “quinternetto delle taglie» risalente al 1663 è il primo documento storico che testimonia l’attività laniera della famiglia Barberis Canonico. Descrive la cessione al Duca di Savoia di una “saia grisa” da parte di Ajmo Barbero. E non è tutto: descrive inoltre una padronanza del processo di tintura che a quel tempo pochi possedevano e che veniva gelosamente tramandata di padre in figlio.
1780
Un nuovo documento testimonia l’attività della famiglia Barberis Canonico: è la «patente» di commerciante di panni di Giuseppe Antonio.
Lana Saxon: nel 1765 il Re di Spagna concede 300 pecore all’Elettore di Sassonia per rimettere in sesto la sua economia dopo la guerra dei 7 anni.
1867
Si avvia la produzione industriale e, grazie a Giuseppe Barberis Canonico, con l‘arrivo dei primi telai meccanici le attività̀ di tessitura, tintura, follatura e filatura cominciano ad essere svolte intorno allo stabilimento di Pratrivero.
Lana Saxon: a metà dell’800 Eliza Forlonge, donna scozzese emigrata con il marito in Australia, acquista alcuni capi di pecore in Sassonia e le trasferisce in Tasmania, avviando così l’allevamento delle Saxon Merino.
1902
Il Novecento porta inoltre con sé una nuova preziosa risorsa: l’elettricità, che consente a Giuseppe Barberis Canonico di avviare a Pratrivero una fabbrica a ciclo completo.
1921
L’azienda ha una crescita fiorente e inaugura altre due fabbriche nel triverese, mentre i tessuti prodotti, grazie alla loro elevata qualità, hanno tanto successo che le esportazioni non si fermano più all’Europa, ma si estendono alle Americhe, alle Indie inglesi, e perfino alla lontana Cina.
1936
Vitale Barberis Canonico, figlio di Giuseppe, fonda l’azienda che conosciamo ora. Grazie alle scelte strategiche e all’aggiornamento tecnologico, Vitale darà grande impulso all’attività, consolidando il prestigio dei propri tessuti nel mondo.
1970
A Vitale succedono i figli Alberto e Luciano, che trasformano l’Azienda in una società per azioni. Alberto si dedica allo sviluppo del settore tecnico e tecnologico, mentre Luciano si concentra sull’export accrescendo il prestigio del Lanificio anche all’estero.
1980
Alberto Barberis Canonico si reca in Australia alla ricerca delle migliori lane per i tessuti. Inizia lo studio genetico della lana Saxon e la collaborazione con gli allevatori locali.
2008
La 13ma generazione della famiglia Barberis Canonico subentra alla guida dell’azienda, con Alessandro, Francesco e Lucia.
2023
La Vitale Barberis Canonico festeggia i 360 anni dell’attività tessile della famiglia.
Testo e foto di Vitale Barberis Canonico