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“Cari maschi, almeno non piangete”

Pubbblicato da Alfredo de Giglio in 20 Maggio 2011

La frase ‘ci piace l’uomo che non ha paura di piangere’ è una delle trappole femminili per deviralizzare l’uomo che hanno accanto e renderlo vulnerabile. Lacrime che quasi mai sono corrispondenti ad una vera sensibilità. Sono lacrime di bimbo o di donna, emotive e uterine. Siamo inondati da uomini che aprono le tubature al minimo intoppo emotivo: manca il cane, la nonna che faceva le torte buone, manca la ragazza con cui andavo al cinema, quel telefilm finisce troppo male…
Ho visto padri piangere nell’andare a prendere i figli all’asilo…
La banalizzazione delle lacrime le rende poi inadatte a sottolineare un vero pathos susseguente i veri drammi della vita.
Viviamo in una sceneggiata continua in cui tutti, vestiti di nero, si piange dietro la bara del maschio che non c’è più.
E ciò che è ancora peggio, ci si asciuga gli occhi con i fazzoletti di carta.

Dal Corriere della Sera online di oggi

Cari maschi, almeno non piangete
Divi De Niro, Moretti, Pitt: commossi dopo gli applausi. Speriamo che non diventi una moda

da uno idei nostri inviati MARIA LAURA RODOTA’

CANNES – No, le lacrime no. Era meglio il dibattito, al limite. Quello che Nanni Moretti non voleva in Io sono un autarchico. Quello che un tempo i maschi acculturati affrontavano per imporsi. Ora – si cita sempre Moretti – fanno altro, hanno deciso che se piangono sul red carpet li si nota di più. Si è commosso la prima sera il presidente della giuria Robert De Niro, e lo si è perdonato; ha una certa età, ha sentito l’affetto del pubblico. Si è sciolto in lacrime Moretti dopo gli applausi alla proiezione ufficiale, e lo si può capire; aveva presentato un film su cui scommette molto, la visione per i media aveva diviso i giornalisti, era stressato. Poi l’altra sera ha pianto pure Brad Pitt; dopo The Tree of Life, film fischiato da varie iene dattilografe, ha fatto la sua figura da bello con emozioni. E’ un bello ultraquarantenne tallonato da giovani attori aitanti, e si ripropone così.
Ma per carità, che non diventi una moda. Non solo perché, se piange un nostro marito, fidanzato o amico, avremmo gioco facile a dirgli «e smettila, mica sei Brad Pitt». A volte è un bene, considerando come Pitt si è comportato con la povera Jennifer Aniston. A volte è chiaro che non bisogna fidarsi, Pitt si fece conoscere con Thelma e Louise in cui rubava i soldi a Geena Davis spingendo lei e Susan Sarandon al crimine. Va bene, era un film; ma – a Cannes lo si capisce meglio che altrove – l’impasto senza soluzione di continuità tra film e vita aiuta a capire meglio comportamenti e pulsioni. E il tana liberi tutti sulle lacrime non ha l’aria di poter produrre nuovi maschi attenti ed emotivamente paritari. Casomai, emotivamente ancora più dipendenti; però sempre, diciamo, egoriferiti. Perché sono sempre quelli che conosciamo. Non tutti, ma molti sì. Di questi tempi, magari aggressivi (o passivo-aggressivamente un po’ sadici), ma raramente coraggiosi. Simpaticamente tronfi, di rado solidi. E adesso piagnucolosi, ma spesso poco sensibili. Le donne che con loro vivono o che li frequentano – senza essere la cupa e decisionista Angelina Jolie, poi – si sono da tempo dovute attrezzare per amministrare le loro nevrosi, le loro ansie sul lavoro, le loro inadeguatezze familiari. Nei film di Cannes (dove finora i maschi non fanno una gran figura, se si escludono i fiabeschi personaggi di Aki Kaurismaki) come nella vita. Per cui, per favore, autocontrollo. Non siete sul red carpet, ragazzi, almeno non piangete.

 



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Alfredo de Giglio
Alfredo de Giglio
25 anni di esperienza nella comunicazione, nel giornalismo e nel marketing. È stato capo Ufficio Stampa di multinazionali come Hilton International e Avis Autonoleggio; ha creato e sviluppato progetti di comunicazione per BAT, Manifatture Sigaro Toscano, Corpo Forestale dello Stato e molte altre aziende. In campo giornalistico, è stato Direttore Responsabile di alcuni magazine. Autore di numerosi articoli per testate nazionali su argomenti quali lifestyle, travel, motori, cinema, alta orologeria. Nel 2010 fonda il laboratorio editoriale Stilemaschile per dare a tutti gli uomini eleganti qualcosa da leggere, finalmente...

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