A grande richiesta, torna la rubrica che ci fa volere bene da sarti e presunti maestri di stile. Perché tacere non è nelle nostre corde e meglio essere impopolari ma franchi che conniventi.
La maggioranza degli artigiani o delle aziende di piccole dimensioni pensa di poter fare tutto da sé. Siccome questi artigiani sono spesso scappati da scuola molto presto, per lavorare naturalmente, hanno nozioni rudimentali della nostra lingua. Non è una colpa, ci mancherebbe, ma è grave che non abbiano l’umiltà di farsi consigliare, di demandare a chi di mestiere si occupa di comunicazione o quantomeno abbia frequentato le scuole superiori. Così gran parte di siti, pubblicità, brochure etc sono a dir poco sgrammaticati. E imbarazzanti, perché inficiano l’immagine dell’azienda. Ne abbiamo riportato qui un brutto esempio lampante.
(Oltre l’italiano anche la matematica non deve essere stata il loro forte…)
Questa giacca parla da sola. Che finezza. E’ realizzata da una sartoria inglese ed è indossata da un blogger che si atteggia a gran conoscitore dell’eleganza internazionale. Vabbè…
Terminiamo con una delle regole base sull’abbinamento dei tessuti:
il lino se spezzato non si accoppia con altro lino. Assolutamente no. E poi guardate come non ci sia nulla di armonico.
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