Un’altra urgente battaglia di sensibilizzazione ci è stata segnalata dai nostri collaboratori, dopo l’altrettanto necessaria ma infruttuosa campagna denominata MPFL (mai più fibbia libera), di cui trovate qui la nostra prima comunicazione.
Riguarda un fenomeno di perdita di memoria che sta colpendo molti esemplari dei cosiddetti ‘diversamente eleganti’. Li riconoscete dalle iniziali ricamate sui polsini, che hanno la funzione di ricordare agli sfortunati la propria identità, nome e cognome.
E’ una patologia trasversale e democratica, colpisce persone note e sconosciute. Li accomuna una incessante voglia di farsi notare, al limite dell’esibizionismo. E proprio per questo, come crudele contrappasso dantesco, manifestano la suddetta carenza mnemonica. Aiutiamoli, ogniqualvolta li incontriamo a prendere coscienza di loro stessi, spieghiamogli che le iniziali devono essere invisibili all’occhio esterno. E consigliamo loro di farsi tatuare su un polpaccio la carta d’identità, scelta più discreta ed esaustiva.
Il tono di questo post è ironico. La direzione
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