“… Tornano a occhieggiare vezzose pochettes, sventolano quali bandiere libertarie e formali insieme morbidi chache-col, vengono inalberati cappelli d’ogni foggia, a tesa larga o minuta appoggiati sulla zazzera curatissima di novelli Tom Sawyer, sbarazzine coppole in tweed o linone spinato estivo. Pochi, invero, i temerari disposti alla sfida, lancillotti-dandies sitwelliani inclini a spezzare il giogo di una normalità assurta a generale metro ermeneutico attraverso eccentricità calibrate o spiazzanti, revers tipo vela da regata, cromie flamboyant, vezzi e malvezzi che applicati ai più, come sovente accade, risultano semplicemente circensi. Resettato pure l’olimpo delle icone di riferimento. Un filino giù i deregolati e bohèmiens alla Johnny Depp, stabile l’area mediana muscolare e para-maudit dei vari Sean Penn e Vincent Cassel, e molto up i ragazzoni della porta accanto, specie se emanazioni di glamour soap-hollywoodiano…”
Tratto dall’articolo The Evolution of men’s style, de L’Uomo Vogue, novembre 2011.
Per riprenderci, facciamoci due risate:
http://youtu.be/gvCjyajUSMc
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