Sopra, due foto di veri gangster in pieno Proibizionismo.
Douglas Fairbanks jr con camicia nera, in pieno gangster style…
La moda ufficiale, quella raccontata da figurini e dalle foto d’epoca, siano di sartorie, pubblicitarie o di star cinematografiche, non tiene sempre conto dei movimenti delle minoranze, nei ghetti e nelle periferie. Così ha ragione il signor Pugliatti a commentare l’abbigliamento esibito da alcuni personaggi di Boardwalk Empire, serie che ci ha fornito più di uno spunto di riflessione. In parte non corrisponderebbero allo stile dell’epoca (anni ’20).
Ogni riproduzione è filtrata dalla sensibilità di chi la effettua. Uno scrittore che ambienta un proprio romanzo due secoli prima potrà solo avere una idea della psicologia dei personaggi, di come si vestono, di come parlano. Tutto deve anche essere aggiornato per permettere al lettore di capire cosa accade e favorire quella mimesis necessaria al successo di un’opera.
Nel caso di un prodotto audiovisivo subentrano anche fattori tecnici. Per esempio, il bianco e nero non vengono quasi mai usati (a meno di poche volute e funzionali eccezioni, come Mad Men, ad esempio) perché difficili da fotografare. Per questo nei film non vedete mai appartamenti con pareti bianche. Il bianco spara e il nero domina sul resto della tavolozza. Il direttore della fotografia eviterà con cura questi due opposti cromatici. Così come fantasie troppo piccole, che in gergo ‘friggono’ sullo schermo, sostituite in Boardwalk Empire da grandi finestrati.
Gli elementi che tutti noi associamo al gangster sono: camicia nera e cravatta sgargiante a contrasto (come vediamo nei reperti fotografici dell’epoca).
Uniamoli alla costruzione psicologica di un personaggio.
Jimmy Darmody è l’anima inquieta, oscura e travagliata di Boardwalk. Figlio di una madre bambina e puttana e del Commodoro (vecchio e malato, ex padrone di Atlantic City), fu allevato da Nucky Thompson (dal quale si sente poco amato e verso cui sviluppa sentimenti di rivincita e di odio).
Nella fiction Jimmy è l’unico a indossare camicie scure, con cravatte tono su tono. Non nero, per le ragioni di sopra, ma grigio, perché più brumoso, oscuro, impreciso ed indefinito. Proprio come il suo carattere. Anche i tessuti sono più pesanti, con predominio delle flanelle e dei tweed follati.
Per rafforzarne l’ambiguità si è scelto quindi di fargli indossare cravatte anch’esse o-scure e non sgargianti, che l’avrebbero reso più stereotipato.
Nella foto sopra, Jimmy condivide l’inquadratura con il boss Nucky Thompson. Il carattere, lo stato sociale, la psicologia dei due emerge chiaramente.
Tutto questo per dire cosa? A nostro giudizio i costumisti di Boardwalk Empire hanno fatto un egregio lavoro, sia per le forme (attaccatura delle giacche alte, doppiopopetto da 2 a 6 bottoni, solino, ghette…) che per i colori e soprattutto per i tessuti (flanelle, tweed, cheviot). Un esempio di prodotto filmico di qualità da segnalare, quindi, che rende la tv l’unico ‘grande schermo’ di questi anni.
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